Otorinolaringoiatria, nuovo ingresso al Rebellato Fisiomedical Center
Diamo il benvenuto al Dottor Antonio Chiappetta
Il Rebellato Fisiomedical Center è felice di dare il benvenuto al suo interno al Dottor Antonio Chiappetta, esperto otorinolaringoiatra. La sua esperienza e professionalità andrà ad aggiungere un tassello valoriale importantissimo al nostro poliambulatorio. Oggi andiamo a conoscerlo meglio in questa intervista.
Che cosa fa l’otorinolaringoiatra?
Quella dell’otorinolaringoiatra può essere considerata una super specialità, perché tratta sostanzialmente 4 distretti:
- l’orecchio,
- il naso,
- la gola,
- le vertigini.
Tutte queste branche vengono seguite spesso in maniera specifica da diversi specialisti otorinolaringoiatri. Io, all’interno del Rebellato Fisiomedical Center, mi occuperò di tutti questi distretti a livello ambulatoriale.
Ha parlato di vertigini, a cui si collegano patologie come la labirintite. In questi casi è utile una riabilitazione anche fisica con l’utilizzo della palestra?
Non solo è utile, ma nel caso delle terapie croniche di solito è l’unica terapia che dà un ottimo margine di miglioramento. Infatti tutte le vertigini che vengono trattate solo farmacologicamente hanno una resa ridotta, molto ridotta. Il trattamento della vertigine cronica come la labirintite, invece, condotto facendo fare una riabilitazione cosiddetta “vestibolare” in palestra ha dei risultati eccezionali.
Questa è una patologia che è abbastanza frequente, sia per quanto riguarda il sesso maschile che quello femminile, e una volta che i pazienti sanno quali sono i movimenti che devono fare per riacquistare l’optimum dell’equilibrio questi possono gestirli anche a casa. Per cui la riabilitazione in palestra ha una resa importante e una durata nel tempo.
Parlando di interdisciplinarità, quali sono le specializzazioni all’interno della Rebellato con cui lei andrà ad interagire maggiormente?
Per quanto riguarda la stimolazione il fisiatra è importante, perché grazie al suo contributo posso capire se la persona può fare la riabilitazione in cui intendo accompagnarlo oppure no. Ciò vale in special modo per le persone anziane. Ci vuole quindi un’unione di intenti tra colleghi per capire se una data manovra è attuabile in quel paziente. Io credo comunque che tutte le discipline presenti all’interno della Rebellato possano interagire per darsi man forte verso quello che è l’obiettivo finale, ovvero la cura del paziente e la sua felicità.