FIBROMIALGIA: NE PARLIAMO CON IL DOTT. MICHELE GARDARELLI, NUOVO ARRIVATO NEL REBELLATO MEDICAL GROUP ®
Cos’è la fibromialgia? Quali sono i professionisti dedicati che trattano questa problematica? Perchè è importante lavorare con un approccio multidisciplinare? Il dott. Michele Gardarelli, medico con più di 20 anni di esperienza, arriva a completare ulteriormente il team del Rebellato Medical Group ® di Resana (Treviso). Lo abbiamo incontrato per approfondire la sua specializzazione e competenza sul tema della fibromialgia, una problematica sempre più rilevante diffusa tra i pazienti.
Qual è stato il suo percorso professionale?
Mi sono laureato in Medicina nel 2002 ad Ancona e sono abilitato alla professione dal 2003. Da allora svolgo effettivamente il lavoro di medico esperto in medicina integrata, una branca che mette insieme alla medicina convenzionale anche le medicine diciamo non convenzionali o complementari. Tutto ciò serve a migliorare la qualità di vita del paziente, ad approcciare ogni persona in maniera individualizzata e a cercare di risolvere quei problemi che magari solo coi farmaci convenzionali non si riesce ad affrontare.
Quindi diciamo che il mio approccio è abbastanza a 360 gradi tanto che metto in campo anche:
- integratori alimentari;
- fitoterapia;
- omotossicologia;
- medicina cinese;
- omeopatia.
Negli ultimi anni mi sono fortemente focalizzato sulle malattie croniche, in particolare di tipo autoimmune e di tipo reumatico, nonché sulla fibromialgia. Questa è una problematica che rientra nella reumatologia ed è caratterizzata da dolore cronico.
Con gli anni ho conseguito anche un Master universitario all’Università di Chieti in oncologia integrata (per accompagnare il paziente oncologico durante e dopo le terapie con il fine ultimo di avere una migliore qualità di vita e una migliore sopravvivenza). Insegno medicina integrata all’Università di Medicina di Ancona e sono membro del Comitato Tecnico Scientifico per la Regione Marche per la sensibilità chimica multipla e la fibromialgia. Qui rappresento il Comitato Fibromialgici Uniti, una delle associazioni di pazienti più importanti in Italia.
Infine mi occupo anche di dolore cronico, affrontato non solo con i farmaci convenzionali ma anche con i cannabinoidi (la cannabis terapeutica).
E com’è che ha scelto questa particolare branca della medicina?
Ciò che mi ha spinto è una grande ambizione: quella di riequilibrare il funzionamento dell’organismo e del sistema immunitario con prodotti naturali.
Mi pongo assolutamente in contatto con altri professionisti: amo il lavoro multidisciplinare! Il benessere della persona che soffre di una problematica cronica passa necessariamente per la multidisciplinarietà.
Quanto pensa sia importante la prevenzione vista la medicina integrata rispetto a invece la medicina tradizionale che tende un po’ a curare direttamente il sintomo spesso già grave?
Allora la prevenzione è fondamentale e passa innanzitutto per lo stile di vita:
- Un’adeguata alimentazione;
- L’esercizio fisico;
- La meditazione;
- L’equilibrio con sé stessi;
- Vivere in un ambiente il meno possibile inquinato;
- Mangiare cibi il meno possibile inquinati.
tutto ciò costituisce un qualcosa di essenziale per cercare di ammalarsi meno e in maniera meno intensa.
Poi tutto ciò va calato nella vita di ognuno, tanto che ogni persona è geneticamente portata ad ammalarsi di qualcosa. Studi scientifici ormai accertati hanno dimostrato che possiamo modulare in maniera positiva questa genetica (si parla di epigenetica)
Parlava prima del rapporto anche con gli altri colleghi e ha citato diverse discipline. Oltre alla sua c’è qualche altra disciplina che la appassiona particolarmente? È importante per lei il lavoro di squadra?
Assolutamente sì e infatti il progetto Rebellato mi è sembrato particolarmente affascinante. Innanzitutto perché ho apprezzato la dirigenza (le figure di Giancarlo Rebellato, Michela Marcato e Jhonny Rebellato) e credo inoltre che all’interno del gruppo ci siano delle figure molto interessanti legate alla mia professione.
- Il fisiatra, quindi un professionista che si occupa di riabilitazione e che è anche in grado di fare ecografie. Queste ultime sono infatti utili per la mia analisi.
- Il nutrizionista: non è possibile curare una problematica cronica senza passare anche per l’alimentazione.
- Lo psicologo è importante nell’ambito della gestione del dolore cronico.
- Tutti i professionisti che permettono lo svolgimento di terapie ed esercizi fisici in maniera corretta
- Gli specialisti che si occupano di ozonoterapia.
Qual è il suo punto di forza principale come professionista?
Ok, diciamo che c’è un punto di forza che distingue il mio approccio da quello di altri: è la presa in carico.
Cosa significa? Molto spesso le persone si recano da più specialisti, ma manca una figura che unisca tutte le competenze e le riesca a coordinare. Io cerco di agire proprio su questa lacuna, dedicando più di un’ora per osservare da diversi punti di vista la persona in esame e definire un percorso terapeutico multidisciplinare, a 360°.
Si può definire anche questo discorso del prendere in carico un po’ come la sua filosofia di lavoro, il suo metodo. Ce ne parla?
Il tema della presa in carico è ricorrente e varia di paziente in paziente. Ciò che è fondamentale è il tempo da dedicare alle persone, per approfondire nel modo corretto tutte le problematiche e avere un punto di partenza ben chiaro e definito.
Un punto molto importante da prendere in considerazione è quello di migliorare rapidamente la qualità di vita. Accade spesso di incontrare persone che vivono nel dolore da anni e quindi la mia figura deve rapidamente agire per migliorare la situazione. A questo proposito c’è una fase iniziale sui sintomi, per focalizzarsi sulle varie problematiche. Da qui bisogna lavorare in profondità e con un approccio multidisciplinare per rafforzare l’organismo e andarlo a riequilibrare.
La terapia generalmente ha un andamento basato su alti e bassi, in cui i bassi non sono mai legati al punto di partenza ma sono sempre una condizione migliore. La persona viene quindi accompagnata in un percorso che la porta ad essere sempre più in salute.
E se invece dovesse descriversi con una parola?
Userei la parola sensibile, a cui abbinerei anche quella di empatia.
Cos’è la fibromialgia?
La fibromialgia è una malattia caratterizzata da dolore. Una persona si sveglia al mattino e si sente molto stanca, giù di corda e dolorante, come se avesse 90 anni quando invece ne ha 40 o 50. Quando la persona in questione si reca dal medico spesso non riesce ad avere una diagnosi efficace tanto che la gravità della situazione non viene compresa dagli altri.
Per cui ecco che è fondamentale che ci sia un professionista che:
- Conosca questo tipo di problematica;
- Conosca anche le problematiche che si possono associare alla fibromialgia;
- Possa distinguere le problematiche;
- Possa comprendere la situazione e definire il piano terapeutico più adatto.
C’è da notare che la fibromialgia è chiamata la “malattia dai cento sintomi”, vuol dire che si può manifestare veramente in maniere quasi infinite. Da dove si origina tutto ciò? Si origina a livello del sistema nervoso, tanto che è come se non ci fosse un filtro tra la pelle e il sistema nervoso. Sei curioso di scoprire di più su questa particolare problematica? Continua a seguire il nostro blog di aggiornamento e contatta il team del nostro poliambulatorio per maggiori informazioni sulla fibromialgia. Nel Rebellato Medical Group® di Resana troverai una squadra altamente specializzata di professionisti che possono prendere in carico la tua situazione e accompagnarti su quella che noi definiamo come “La Strada della Salute”.