I 4 sistemi di attaccamento affettivo
L’attaccamento affettivo si struttura nei primi mesi di vita di un bambino, ed in particolare nei primi nove mesi, quando un neonato chiede fondamentalmente alla madre di sopravvivere. In questo periodo di tempo di fatto si struttura, nella relazione madre-bambino, il tipo di autostima che egli avrà in età adulta.
Il primo tipo di attaccamento è definito attaccamento sicuro. In questo caso il bambino chiede protezione alla madre e lei la concede subito. Il bimbo appare determinato e sicuro nella sua ricerca del genitore e del conforto che questi gli offrirà al momento del ricongiungimento. Come conseguenza la personalità del futuro adulto si creerà su basi solide: la percezione di sé e della propria autostima sarà molto alta, si vedranno negli altri le parti migliori e si eviterà di pensare che una cosa possa essere stata fatta apposta, contro di sé o che non si sia meritevoli di essere amati.
Il secondo tipo di attaccamento è l’attaccamento insicuro evitante. Il bambino che appartiene a questa categoria reagisce con apparente indifferenza alla separazione dalla figura di attaccamento. L’indifferenza è apparente perché è possibile dimostrare, attraverso la registrazione della frequenza cardiaca, che è presente una notevole attivazione emozionale, non desumibile dal comportamento perché ipercontrollata o repressa dal bambino. I bambini evitanti rivolgono la loro attenzione all’ambiente, in quanto probabilmente non hanno sentito disponibilità psicologica sufficiente da parte della figura di attaccamento.
Il terzo tipo di attaccamento affettivo viene definito insicuro/ambivalente. I bambini che hanno questo tipo di pattern di attaccamento mostrano un notevole disagio al momento della separazione dalla figura di attaccamento, piangendo rabbiosamente o lasciandosi andare ad attacchi di collera. Al momento della riunione non riescono a farsi consolare e mostrano un comportamento resistente, oppure possono manifestare comportamenti passivi. È chiamato attaccamento ambivalente perché il bambino sembra allo stesso tempo desiderare la presenza della madre ma anche rifiutare il conforto che dovrebbe derivare dal suo abbraccio.
Il quarto tipo di attaccamento affettivo è invece quello definito disorganizzato. In questa tipologia ad ogni richiesta di un determinato bisogno del bambino alla madre non viene corrisposta. Ciò può essere dovuto a dei traumi della donna, come ad esempio quelli legati alla gravidanza, ad aborti o lutti. Di conseguenza i piccoli che hanno questo tipo di pattern non saranno nella condizione di sviluppare una grande autostima. In base a questo tipo di attaccamento il futuro adulto cercherà nel partner questo tipo di caratteristiche, sempre se non si cominci ad avere una consapevolezza di sé, delle proprie organizzazioni mentali e dei propri condizionamenti in questo.
A livello di legami affettivi di coppia, se una persona è sicura di sé molto probabilmente cercherà una persona che sì gli dia sicurezza, ma tenderà a non essere geloso, a pensare che qualche sgarro o qualche attacco d’ira non siano verso di sé ma siano dettati dal momento, cercando dunque un equilibrio che è funzionale e sano per la propria persona. Diversamente, se una persona ha un attaccamento insicuro, tenderà ad essere molto ansiosa, oppure distanziante, e quindi eviterà il contatto soprattutto fisico con il partner. Inoltre, molto probabilmente ci saranno delle disfunzioni sessuali, oppure all’interno della coppia ci sarà tantissima rabbia, e tutti i normali screzi quotidiani porteranno ad una messa in discussione dell’intero rapporto e a crisi di rabbia molto forti. Per quanto riguarda l’attaccamento disorganizzato, molto spesso esso porta a personalità che fanno fatica a stare in coppia, e quindi evitano di cercare una relazione perché essa è spaventante.
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