Il corpo influenza la mente o la mente influenza il corpo?
Prendere in carico il paziente nella sua unità psiche-soma è ormai un pensiero ampiamente diffuso in medicina, da quando viene riconosciuto che tali entità sono indivisibili e s’influenzano reciprocamente. Una malattia si definisce psicosomatica quando è presente un disturbo a livello fisico che esprime un disagio psicologico e non ha una base organica.
Per la psicosomatica il corpo e la mente sono la stessa cosa. A livello superficiale possiamo percepire questa interconnessione ad esempio quando, in un periodo negativo, esprimiamo un concetto o un determinato stato d’animo su questa situazione e subito dopo sentiamo la nostra parte fisiologica mettersi in moto. In estrema sintesi, potremmo dire dunque che il corpo e la mente sono dunque la stessa cosa e hanno semplicemente due modi diversi di esprimersi: il corpo è lineare mentre la mente ha un andamento più ondivago e a volte difficile da interpretare.
Mente e corpo sono due facce della stessa medaglia, una medaglia controbilanciata da quella che viene chiamata l’anima. Grazie ad essa sentiamo, percepiamo le frequenze e ci mettiamo in correlazione con l’esterno.
Raggiungere il giusto equilibrio corpo-mente vuol dire essere sempre in coerenza, da quando pensiamo a quando facciamo una cosa, perché se facciamo quello che vogliamo effettivamente fare difficilmente ricadremo nel tranello della malattia. Al contrario, quando cominciamo a fare delle cose a cui non ci sentiamo connessi, potremmo incorrere in problematiche che sarà bene affrontare prima che diventino troppo grandi.