La Tecarterapia nella riabilitazione dei pazienti Covid-19
La Tecarterapia, o più semplicemente Tecar consiste nell’applicazione su un’area corporea dolente per patologia articolare o muscolare di onde elettromagnetiche con frequenza nell’ordine di quelle per le radiotrasmissioni a onde medie (fra 0.45 e 1.2 MHz).
Le onde attraversano i tessuti superficiali senza surriscaldare la cute e cedono energia termica ai tessuti profondi. La Tecarterapia consente quindi il trattamento e la cura di infiammazioni, lesioni di lieve entità, ma può anche essere utile nel caso di linfedemi.
Una ricerca innovativa sta ora dimostrando come la Tecarterapia può essere importante anche per accelerare i tempi delle terapie riabilitative dei pazienti Covid-19.
La sindrome respiratoria acuta causata dal Covid-19 può presentarsi come ormai abbiamo purtroppo imparato a conoscere tutti con lievi sintomi respiratori e polmonite da moderata a grave che conduce a sindrome da tensione respiratorio acuto (ARDS) associata ad insufficienza multiorgano. In associazione agli interventi di fisioterapia respiratoria e di recupero funzionale del paziente è possibile inserire il trattamento con Tecarterapia per:
- accelerare e ridurre i tempi di recupero della dinamica respiratoria,
- contrastare il decondizionamento muscolo-scheletrico e l’allettamento,
- ridurre l’insorgenza di complicanze secondarie e terziarie,
- migliorare la qualità della vita in previsione del rientro al domicilio e nella vita quotidiana,
- recuperare meglio le capacità motorie per la pratica sportiva.
L’impatto diretto del Covid-19, ad esempio sull’apparato respiratorio e su altri sistemi, le sue complicazioni (terapia intensiva, ventilazione meccanica) e le sue comorbilità (ad esempio ipertensione, diabete) determinano il piano di trattamento. In questo quadro, la Tecarterapia permette una riabilitazione neuromotoria e respiratoria, condotta con un approccio multidisciplinare, personalizzato e focalizzato su ciascuna area di compromissione specifica per ciascun paziente.