Quando rivolgersi ad uno pneumologo?

Una delle ultime novità del Rebellato Medical Group è l’arrivo dello pneumologo Dott. Vincenzo Livia. In quest’intervista ci racconta come la visita pneumologia può essere utile soprattutto ad asmatici e persone con problemi respiratori.
Com’è nata la tua passione per la pneumologia?
Riguardo al mio lavoro posso dirti solo una cosa: ho 66 anni e se dovessi ricominciare rifarei la stessa cosa. Io nasco come pneumologo, nel senso che, quando ero al quarto anno di medicina, mi sono accorto che capivo la lingua dei polmoni. Se una persona sa sentirli, ti raccontano la loro storia. E così accade anche per altri specialisti che sono attratti da particolari organi. Oltre a questo mi sono innamorato della medicina d’urgenza, dove bisogna essere bravi perché non si ha tempo per recuperare la situazione e quindi bisogna stabilire per priorità.
Quali sono le patologie che tratta uno pneumologo?
Tra le patologie che tratto come pneumologo ci sono sicuramente: l’asma, l’asma bronchiale, la bronchite cronica, l’enfisema polmonare. Ogni tanto spunta qualcuno che scopre una sarcoidosi, altri che vedono i tumori polmonari che devi riuscire a capirli e trovarli. Una volta c’era la tubercolosi, una volta il pneumologo era l’unico che sapeva trattare la tubercolosi, adesso la trattano gli infettivologi.
Torniamo invece alla visita pneumologica, nel momento in cui tu ausculti il paziente, quanto dura e quali sono gli strumenti che utilizzi le tecnologie?
Normalmente la visita pneumologica tra anamnesi, analisi, visita, spirometria dura circa mezz’ora/tre quarti d’ora. Poi dipende dalla difficoltà intrinseca della patologia, da quello che trovi di fronte.
Cos’è importante capire durante la visita diciamo quali sono le domande che fai?
Durante la visita pneumologica, l’aspetto principale è quello di definire se questo paziente è un asmatico puro o è un bronchitico cronico. Quest’ultimi si mescolano ad una patologia asmatica, perché sono patologie molto simili a livello di sintomi in quanto non respiri.
Altre tipologie di asma sono: l’allergico al dermatofagoide o a chi è asmatico per l’aria fredda o ancora chi è asmatico perché ride. Con il Covid-19 ci si è finalmente accorti della figura dello pneumologo perché la patologia era prettamente respiratoria
Hai parlato prima di spirometria, cosa si intende con questo termine?
La spirometria è una metodica non invasiva, tranquilla in cui ti faccio respirare attraverso un boccaglio: una macchina miracolosa che indica tutti i volumi polmonari, statici e dinamici.
Con la spirometria, hai la possibilità di farti un’idea e capire se è una bronchite cronica o una crisi asmatica. Quindi la spirometria è un complemento importante e assolutamente necessario in una visita pneumologica perché dà un quadro oggettivo della patologia e riesco a rendermi conto di come sta funzionando il polmone.
E la broncoscopia?
La broncoscopia è riservata all’ospedale perché deve essere fatta in un ambiente protetto visto che, se la broncoscopia va male, devi chiamare la rianimazione.
Ci sono altri strumenti che utilizzi durante la visita pneumologica?
C’è il cardiofrequenzimetro, quello che si mette sul dito e offre un’immagine della saturazione di ossigeno e della tua frequenza cardiaca. Poi c’è il tema del russamento e con la polisonnografia, ti accorgi che è proprio attorno a quelle ore che c’è l’apnea e quindi c’è una desaturazione di ossigeno spaventosa. Per cui crei ischemia miocardica, grazie al fatto che tu russi, e russi male. Adesso è diventato molto comune per cui tutti i cardiologi prima o poi ti chiedono una polisonnografia per capire se la tua attività notturna è legata a problemi di ostruzione bronchiale dinamica piuttosto che ad altri motivi.
Le apnee notturne possiamo trattarle semplicemente con il ventilatore, cioè con un’altra macchina invasiva che ti permette di sopravvivere e di vivere bene. Prova a immaginare la qualità della vita di queste persone che da anni hanno vissuto con le apnee da sonno e finalmente si mette su questo respiratore e dormi un’intera notte. La vita gli sorride, diventa un’altra persona, ma come tutte le persone a cui è privato il sonno. Cioè la deprivazione di sonno continua e importante crea dei danni irreparabili all’organismo. Adesso riusciamo a con i ventilatori che sono sempre meno invasivi, sempre più piccoli, sempre meno rumorosi.
Le visite pneumologiche solitamente una persona le richiede quando sente il bisogno… Quando dovrebbe essere necessaria una routine di visita?
Uno parte da un errore di fondo, in caso di crisi asmatica vado dallo pneumologo. Invece no, per definizione, l’asma è una malattia cronica. La broncopatia è una malattia cronica, quindi tu dovresti fare dei controlli e non andare quando viene la crisi asmatica o quando non si respira più e fare la terapia immediatamente. E quindi essendo una malattia cronica devo dare cronicamente dei farmaci ad un asmatico. Bisogna evitare quanto più possibile che ci siano nuove recidive di quella di quella patologia.
Cosa trovi nel Rebellato Medical Group di Treviso di differente rispetto agli altri ambulatori?
Il Rebellato Medical Group è quello che dovrebbe trovare qualsiasi specialista: un posto sereno, tranquillo, in cui le persone sorridono, ti lasciano lavorare, sono persone piacevoli e competenti con cui puoi fare squadra. Al di fuori di tutto, qui trovi veramente degli amici.