Secchezza vaginale
Da un punto di vista medico, la secchezza vaginale è un problema serio, soprattutto nel post-menopausa. In questa fase, circa il 45% delle donne soffrono di questa problematica.
Oltre ad essere molto invalidante, il problema ha chiaramente una grande ricaduta sulla vita di coppia. Nel mondo medico i professionisti si trovano spessissimo a non sapere di questa problematica perché nonostante tutto vige un tabù che impedisce di parlare dell’argomento liberamente. Più conoscenza in questo ambito permetterebbe di scoprire da un lato l’entità del problema, dall’altro come curarlo efficacemente.
Di fronte alla secchezza vaginale esistono varie cure, dalle creme agli ormoni passando per le terapie di ozono (noi della Rebellato abbiamo un professionista che si occupa di questo tipo di pratica) e il Prp (platelet rich plasma): un campione del proprio plasma sanguigno, arricchito di piastrine autologhe (cioè provenienti dallo stesso organismo), trasformato in una potente medicina. In ogni caso, però, è bene intervenire innanzitutto sulla problematica a monte, cioè quella emozionale.
In primis, la secchezza vaginale che non sia in post-menopausa è ascrivibile nei disturbi dell’agitazione. Significa quindi che in qualche modo si ha un conflitto con il partner e questo diventa un modo per manifestarlo. Spesso è dovuto a pensieri inconsci, ma che devono far rizzare le antenne una volta che presentano la loro manifestazione fisica.
Bisogna subito chiedersi: “Perché non sto bene? Qual è il mio bisogno che non viene soddisfatto?”. Ci vuole coraggio a farsi queste domande, mentre spesso le persone, almeno in una prima fase, si rivolgono al medico che prescrive un rimedio farmacologico come una crema ritardante. E’ un po’ come se sulla mia macchina si accendesse una spia e invece che andare a capire a che cosa corrisponde andassi a spegnere il fusibile. E’ un modo per cercare di non vedere il problema, che anzi può creare una vera e propria debolezza psichica con conseguente dipendenza da farmaco (ciò vale anche per gli uomini con farmaci come il Cialis e il Viagra).
Come tutti i problemi sessuali, anche la secchezza vaginale dev’essere curata a livello psichico. Più si trascura il problema e lo si cura con medicinali, più sarà difficile liberarsene. Essi diventano dei sostituti della nostra sicurezza e minano il nostro equilibrio quotidiano. La sicurezza dev’essere invece fatta dalla coerenza, la percezione di sé, il rapporto tra quello che facciamo mentalmente e quello che sentiamo col cuore. Bisogna pensare che la nostra modalità di espressione a livello sessuale è anche la capacità di esprimere noi stessi all’interno di una coppia, e ciò può avvenire solo se si è in coerenza con sé stessi.