Dolore al ginocchio: lettura neuromotoria
Giovedì 15 febbraio alle ore 20.30 presso l’Hotel Fior di Castelfranco Veneto (TV) si terrà l’evento “Il ginocchio e le sue connessioni psico-neuromotorie”.
E’ possibile prenotare il proprio posto telefonando al numero 0423719191 o scrivendo a info@rebellatocenter.it
Per darvi un’introduzione dei temi che verranno trattati durante la serata oggi parliamo della lettura neuromotoria del dolore al ginocchio.
La stabilità del ginocchio è strettamente dipendente dal valore articolare sia dell’anca (e dell’insieme del bacino), che del piede. E soffre nel momento in cui il femore si presenta troppo in rotazione interna o in rotazione esterna, in quanto deve compensare questo eccessivo ipertono degli extrarotatori o intrarotatori per poter assicurare una corretta stazione eretta ed un corretto svolgimento della deambulazione.
Di conseguenza una tensione all’aponeurosi delle natiche provoca un ipertono funzionale al relativo tessuto muscolare, con una conseguente rotazione esterna e abduzione del femore. Il ginocchio dovrà quindi sopperire a questa tensione compensando la tibia in
rotazione interna e si troverà varizzato; in posizione ortostatica e durante la deambulazione questa situazione favorirà una tensione dei legamenti crociati con ipomobilità del ginocchio, una compressione dei menischi (in particolare il corno posteriore del mediale)
e dei legamenti collaterali, che col tempo andranno incontro a degenerazione con conseguente rottura o lesione dopo un trauma di piccola entità o un movimento in rotazione. La posizione vara può contribuire ad un mal allineamento rotuleo. La caviglia nell’articolazione tibio-tarsica sarà stimolata in inversione con stiramento del fascio dei legamenti collaterali esterni, favorendo le distorsioni. In questo caso, seguendo i principi osteopatici, è possibile intervenire trattando gli organi interessati (intestino e reni).
Vi sono altre tensioni e lesioni viscerali che si ripercuotono direttamente sull’arto inferiore. In particolare, disfunzioni osteopatiche (quindi di mobilità e di motilità) dell’apparato intestinale (duodeno, intestino, colon) e uro genitale (reni, vescica, utero) possono provocare delle sintomatologie algiche, infiammazioni e tensioni che col tempo provocheranno lesioni croniche dell’anca, del ginocchio e della caviglia.
A seconda della catena disfunzionale instaurata, uno stesso organo in disfunzione può provocare disfunzioni diverse al ginocchio a seconda dell’età del soggetto (osteocondrosi dell’apofisi tibiale), e forse, a causa di punti deboli di questa articolazione, instauratisi durante il periodo embrionale.
La correlazione tra apparato intestinale, uro genitale e arto inferiore può essere sia fasciale che nervosa.