Quando fare una visita dermatologica?
Michele Pagliaro, dermatologo del team del Rebellato Medical Group di Resana (Treviso), ci spiega l’importanza della visita dermatologica nei controlli della propria salute. Leggi l’intervista di approfondimento.
Cosa le piace di più del suo lavoro? Qual è la ragione principale che poi l’ha spinta a scegliere la dermatologia?
L’aspetto principale che, secondo me, un po’ di tutti i medici dovrebbe essere è il contatto col pubblico. Ho scelto dermatologia perché la pelle è l’organo più esteso del corpo e spesso “la nostra corazza”. Molte problematiche, anche di origine somatica, si estrinsecano sulla cute; quindi, la pelle è un po’ lo specchio dell’anima. Ho sempre voluto curare la pelle per poi arrivare a capire la sofferenza interna della persona. La cute rispecchia tutto quello che mangiamo, come siamo dentro e com’è il nostro stato d’animo.
Il fatto che la dermatologia si collega un po’ a tutte le terapie si collega all’idea del Rebellato Medical Group, dove c’è un team coeso che collabora insieme.
Mi trovo molto bene con il Rebellato Medical Group perché ciò che emerge è il sinergismo, la capacità di avere un approccio multidisciplinare anche con altri colleghi. Ad esempio se magari c’è da eliminare un Vasalioma, un tumore esteso, allora c’è il chirurgo plastico che interviene; se ci sono problematiche di natura psicologica come in ragazzi che si tirano i capelli (tricotillomania), lì puoi avere l’intervento dello psicologo. C’è questo costante rapporto multidisciplinare.
E quali sono le figure professionali con cui collabora maggiormente il dermatologo?
Sicuramente lo psicologo, il ginecologo, il chirurgo sono le figure più spesso connesse alla mia attività.
Quali sono gli strumenti particolari che utilizzate per la visita dermatologica? Quali sono i termini tecnici che più spesso si utilizzano nella dermatologia?
La mappatura elettronica dei nei con Vidix è uno dei plus del Rebellato Medical Group che permette di vedere i nei e studiarli anche dal punto di vista morfologico. Per l’asportazione dei nei abbiamo anche la possibilità di utilizzare il laser CO2; per rimozione macchie e per ringiovanimento cutaneo abbiamo anche il laser co2 ablativo per togliere verruche, condiloma e la cheratosi seborroica.
In relazione al mondo della dermatologia si utilizzano spesso termini più tecnici come: dermatite atopica, eczema, psoriasi, dermatite seborroica, vasalioma, spinalioma, basalioma, cheratosi attinica. Ogni termine poi è spiegato accuratamente al paziente per aiutarlo a comprendere di cosa parliamo.
Parlava del macchinario Vidix… ci sono altre tecnologie che lei utilizza per offrire una visita dermatologica più approfondita?
Il macchinario Vidix è il non plus ultra di ciò che è presente ad oggi sul mercato in quanto la mappatura dei nei è fatta da due schermi e permette di memorizzare le immagini, di fare i confronti col software delle immagini vecchie con quelle successive. Noi abbiamo il Vidix Track che è ancora più completo e permette anche di fare le foto al paziente in vari settori/vari distretti corporei e di andarci sopra a lavorare.
E di fronte al fatto che lei utilizza questi macchinari. Qual è la reazione dei pazienti? Come lo vedono?
I pazienti sono meravigliati perché poche volte hanno visto questo macchinario. Quindi chiaramente per loro è una novità positiva perché mi dicono spesso che erano abituati a farsi guardare con una lente per poco tempo, mentre nel Rebellato Medical Group la visita dura più di 30 minuti.
E quali sono i benefici di una visita col dermatologo?
Allora la visita del dermatologo è una visita molto importante, tanto che dovrebbe rientrare in screening di prevenzione. Questo perché purtroppo anche un neo, anche uno piccolo, se non preso in tempo e diventa un melanoma e può provocare la morte.
Ogni quanto è necessaria una visita dermatologica?
Il controllo è necessario una volta l’anno, però consigliamo sempre un check per autocontrollarsi valutando la simmetria, il bordo, il colore, le dimensioni del neo e, in caso di variazione dei nei, è necessario fissare una visita dermatologica il prima possibile.
Come osservare la crescita di un neo?
Se si vede una crescita rapida – soprattutto nei nei molto scuri e piatti – se sono asimmetrici, se hanno i bordi frastagliati, se cambiano colore, se aumentano di dimensioni tipo a macchia d’olio rapidamente, allora si deve venire subito dal dermatologo. Le zone più colpite statisticamente nelle donne sono le cosce, nei maschi la zona toracica e la zona vertebrale.
Queste sono le zone foto-esposte, a volte controlliamo anche il campo orale, i piedi, il palmo delle mani, il cuoio capelluto, perché sono zone che magari non vengono tanto controllate.
Anche il fatto che il sole è cambiato negli anni ed è sempre più forte, ha provocato un incremento di casi?
C’è stata un’alterazione nei filtri dello strato dell’ozono, quindi tutte le radiazioni che arrivavano prima, arrivano anche adesso, ma un po’ meno filtrate. Quello che posso dirti è che spesso si vedono errori fatti 30/40 anni fa dalle persone che non utilizzavano la foto-protezione.
Quindi i tumori cutanei, per fortuna, i cosiddetti “Non Melanoma skin cancer” sono in aumento perché sono frutto di esposizioni selvagge, soprattutto in età adolescenziale o comunque in età giovanile. Oggi c’è un po’ più la cultura di applicazione della crema, però non basta.
E quanto sono efficaci le creme solari al giorno d’oggi?
Sicuramente una crema protettiva 50+ va messa più volte al giorno, perché questa protegge e ritarda la scottatura. E comunque non è consigliato stare ore e ore, soprattutto in quelle centrali, sotto al sole. Il sole fa bene per la vitamina D e fa bene all’umore ma è preferibile evitare le ore centrali della giornata.
Quali sono dei consigli che lei potrebbe dare ai pazienti per stare meglio a livello di pelle e di tutto quello che ne consegue? Anche per esempio sull’alimentazione…
Allora sicuramente curare l’alimentazione con una buona idratazione aiuta la pelle perché poi c’è un’associazione tra il microbiota cutaneo e quello intestinale. Si è visto che anche l’odore della nostra pelle dipende da quello che mangiamo, per cui se io vado a rinforzare l’intestino, rinforzo anche e miglioro la qualità e l’odore della mia pelle e il complesso del Microbiota cutaneo. È importante che l’alimentazione preveda frutta, verdura, cereali integrali, legumi e una buona quantità di idratazione.
La Rebellato Medical Group di Resana è conosciuta per il suo approccio empatico e per i suoi valori come si trova a vivere in questo gruppo?
Io mi trovo molto bene, c’è un’ottima collaborazione, nel senso che mi forniscono anche macchinari che non ho mai avuto. Rispetto agli altri centro in cui ho lavorato c’è un valore diverso e un diverso approccio.
Come ha detto prima oltre al sinergismo e il contatto, c’è anche la disponibilità di mezzi e strumenti con cui si possono fare diagnosi e lavorare meglio in maniera più approfondita.
In primis c’è il laser CO2 e poi il Videox Track; ci sono macchinari che in altri centri non ho avuto e che mi aiutano nella terapia e nella diagnosi.